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Le nozze di Florinella

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Storie di unioni divenute celebri perché legate alle tradizioni ed alle consuetudini locali. E’ la storia di un matrimonio celebrato il 7 novembre 1423 tra due cittadini cavesi: una giovane fanciulla di quindici anni Florinella ed un nobile uomo di quarant’anni, Risoctulo.

Un matrimonio che segnò soprattutto una svolta nella tradizione del diritto civile dell’epoca perché fino a quel giorno per il rito civile si utilizzava la forma del matrimonio longobardo ma per tali nozze, al contrario, la fanciulla ebbe dal futuro sposo una somma di denaro pari a un decimo della sua dote. La storia delle nozze di Florinella è stata tramandata grazie ad un documento notarile che è custodito nella biblioteca dell’Abbazia Benedettina di Cava de’ Tirreni. Oggi le storiche nozze rivivono grazie ad una rievocazione storico accurata. “E’ nata nel 2000 la ricerca di Florinella grazie all’Associazione Storico Culturale Borgo Scacciaventi-Croce che, già praticava armi storiche e l’utilizzo del pistone, e aveva come obiettivo la riscoperta delle tradizioni locali. – racconta la storica d’arte, Maria Siani – La svolta è stata poi data da Gennaro Falcone che era il presidente e Mimmo Sorrentino che era il coordinatore e la storica dell’epoca, Beatrice Sparano, al cui nel corso degli anni mi sono aggiunta io. In base agli studi sugli editti vitali di un giurista di fine Ottocento, Abignente, si riscontrò che la dote di Florinella era un cambiamento nelle consuetudini e negli usi cavesi- spiega la storica- si fondono insieme le consuetudini longobarde e quelle romane con la fusione del fardefio e del morgincap che creano il nefio cioè le doti. Il morgincap è il dono del mattino dopo, la quarta parte dei beni che vengono dati alla sposa, quindi all’interno di questo contratto c’è proprio questa fusione e c’è proprio una formula sulla dote conservata che dice “et usum e consuetudinem civitas cave abitante guinea”. In sostanza sono due le consuetudini cavesi, nella quarta e nel dono, trasformazione del morgincap e del nefio e poi abbiamo il morgincap o quarta a conseguirsi dalla moglie nel caso di morte del marito. È il dono nella misura di una decima parte della donna ricevuta. In sostanza – spiega ancora – sono due le consuetudini cavesi, nella quarta e nel dono, trasformazione del morgincap e del nefio e poi abbiamo il morgincap o quarta a conseguirsi dalla moglie nel caso di morte del marito. È il dono nella misura di una decima parte della donna ricevuta. . In sostanza sono due le consuetudini cavesi, nella quarta e nel dono, trasformazione del morgincap e del nefio e poi abbiamo il morgincap o quarta a conseguirsi dalla moglie nel caso di morte del marito. È il dono nella misura di una decima parte della dote ricevuta.” Ma riprendiamo la storia delle nozze. A quel tempo a Napoli regnava Giovanna II e due ricchi mercanti cavesi, De Crescenzo e Santulo Fiorillo decisero di convenire presso il giudice della città metelliana per le nozze civili fra i due loro parenti, Risoctulo e Florinella e per stabilire e registrare la dote delle nozze. Così fu redatto l’atto grazie al quale oggi è possibile riprendere e ripercorrere la cerimonia nuziale. “Nel rito religioso solitamente gli sposi si stendono a terra e viene posta loro una coroncina di fiori ed un lenzuolo per la benedizione, – racconta la Siani – la coroncina è simbolo di possesso che poi durante il matrimonio civile viene spezzata dopo aver posto l’anello all’anulare. Nei primi tre anni della rievocazione di questo matrimonio c’era una ragazza dell’associazione che ha vestito i panni di Florinella che, non avendo i genitori, viene portata in matrimonio da suo fratello e porta con se una ricca dote. Noi riportiamo di sia il matrimonio religioso che era una semplice benedizione e quello civile ripreso da un pontificale conservato al Museo Diocesano di Salerno ed è stato riapplicato integralmente e viene messo in scena a fine giugno e rientra nella settimana rinascimentale della città di Cava de’ Tirreni.” Nel successivo mese di agosto poi, quest’anno il 7 l’8 ed il 9, viene inscenato il rito civile davanti a giudice e notaio con il corteo nuziale, nel convento di S. Francesco dove vengono formulati gli sponsali e il fratello di Florinella, Sactulo, espone tutta la ricca dote ai numerosi testimoni presenti per dare validità alla cerimonia e agli atti notarili stilati. Al termine della cerimonia, Risoctulo mostra pubblicamente la dote ricevuta da Sanctulo Fiorillo costituita da una cospicua somma di denaro (sei once d’oro, quattro tarì e sessanta carlini d’oro), della biancheria intessuta d’oro e d’argento, delle vettovaglie e finanche dei mobili d’arredo. La rievocazione si conclude con Florinella che è accompagnata nella casa nuziale, unitamente alle sue virtù. “Nel corso del tempo Florinella si è evoluta ed abbiamo coinvolto le scuole creando un concorso che avviene a maggio e si chiama “Un volto per Florinella”, – continua la storica- non è un concorso di bellezza ma va vagliato il volto della ragazza cioè le fattezze tipiche di una giovane ragazza del Quattrocento si guarda l’incarnato, si guardano le movenze, la dolcezza e il suo portamento. Ovviamente non è semplice catapultare una ragazza nel Quattrocento perché gli abiti sono pesanti, c’è la sottana, la pesantezza del velluto, il velo perché la donna dell’epoca non poteva andare con il capo scoperto. I figuranti della rievocazione sono tanti perché la nostra associazione si compone di circa cento figuranti e poi ci sono altre persone che partecipano c’è un gruppo di recitazione, che intrattiene il pubblico, c’è un ensamble di danza, i giullari, insomma si riproduce uno spaccato della vita del quattrocento quando cava era ricca e florida per il commercio, quindi ci sono manufatti, il pellame l’enogastonomia dell’epoca con piatti poveri dell’epoca basati sui legumi quindi fave, ceci, molte zuppe e carni che venivano speziate come pure il vino con i chiodi di garofano perché a quel tempo era questo il modo per conservare le pietanze.”

di Antonietta Bonanno  (articolo tratto dalla  rivista “Salerno Wedding” – Agosto 2015)

(Fonte foto  facebook LE Nozze DI Florinella (Ass.Storic.Culturale Borgo Scacciaventi Croce  28 giugno 2015 foto di Anna Sergio)

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