Home / Magazine  / Pantaleone: dalla scazzetta ai liquori

Pantaleone: dalla scazzetta ai liquori

1044916_473114199446846_923160766_n

La storia della storica pasticceria Pantaleone di via Mercanti a Salerno: dalla Scazzetta ai liquori, dalle torte classiche al concetto moderno di catering a domicilio. 

E’ nel 1868 che la pasticceria Pantaleone prende vita, fondata da Mario Pantaleone, in una location suggestiva e storica, nel cuore del centro storico di Salerno.   “Il mio trisavolo Mario inizia l’attività di pasticceria in questo negozio che era l’antica cappella di Sant’Antonello, detta Cappella delle anime del purgatorio, che a fine Settecento era parte del complesso della chiesa di S. Giorgio e che successivamente, tramite la permuta di alcuni locali, passò al comune di Salerno. –racconta Lucio Pantaleone- Al negozio di via dei Mercanti prima era annesso anche il laboratorio che dagli anni cinquanta per esigenze di produzione è stato spostato in un vicolo poco distante dove abbiamo macchinari e forni. A dare lustro all’azienda è stato il bisnonno Alfonso Pantaleone che, consigliere comunale negli anni venti e trenta, con sua moglie allestirono a Fratte anche una piccola industria dove producevano liquori e confetti. C’è anche un attestato storico di quegli anni in cui siamo stati fornitori di casa Savoia, riconoscimento che riporta gli stemmi dei Savoia, stemmi presenti anche nel nostro logo. Ed è stato il mio bisnonno ad inventare la famosa Scazzetta, il nostro dolce per eccellenza che ha quasi cento anni, registrato poi negli anni novanta come marchio, e che è realizzato con fragoline di bosco, crema chantilly, glassa di fragoline di bosco e pan di Spagna bianco. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’industria di Fratte fu bombardata ed i Pantaleone persero tutto. Successivamente subentrarono gli zii di mio padre e poi ci fu l’avvento di mio padre e mio zio che ristrutturarono il negozio mentre oggi la gestione della pasticceria è curata da me, mio fratello e i miei cugini.

983809_453183018106631_422662794_n

Storia e tradizioni continuano ad essere tramandate grazie a ricette e consigli di famiglia.  “Riproponiamo oggi ricette antiche anche di liquori come il nostro elisir che è un infuso di erbe aromatiche con una scorza d’arancia all’interno, ed oltre ai dolci abbiamo anche il rosolio di rosa, quello di mandarino e d’albicocca, liquori tutti prodotti artigianalmente. –aggiunge Lucio– Negli anni abbiamo anche investito molto ed avviato la produzione di panettoni e colombe che sta riscontrando molto successo anche all’estero.”

Un’azienda a conduzione familiare che sa guardare al futuro tenendo bene a mente il passato dalla quale proviene.  “I nostri bisnonni ci hanno indicato la strada e le ricette antiche che noi tramandiamo e soprattutto la serietà.” Spiega Francesco Pantaleone, pronto ad accogliere le nuove coppie di sposi che entrano nella storica pasticceria. “Privilegiamo le torte tradizionali: la torta classica più elegante e adatta per un matrimonio invernale è sicuramente il gateau mariage con crema d’arancia all’interno ma ci affacciamo alle nuove tendenze proponendo qualsiasi tipo di torta come cake design, a piani e a piani staccati, con qualsiasi tipo di decorazione. Le persone arrivano già con un’idea ben stabilita e noi ci interfacciamo con il cliente in modo da rispondere alle loro esigenze: non c’è una torta in particolare, il ripieno ad esempio può essere di qualsiasi tipo, quello che ci contraddistingue è però il ripieno della scazzetta che a livello territoriale è molto richiesto dagli sposi. Sulla torta poi si può fare qualsiasi tipo di decorazione, dai pizzi al tulle.”

Non solo dolci, perché Pantaleone da anni cura anche il settore catering.  “Noi siamo nati come pasticceria, poi diventata azienda di liquori e confetti ma da circa cinquant’anni ci occupiamo anche di catering sia per quanto riguarda la parte salata sia per quanto riguarda la parte dolce. -aggiunge Francesco- Con il catering cuciniamo anche sul posto e con l’avvento della crisi negli ultimi anni le disponibilità economiche delle famiglie sono diminuite e le persone cercano di fare le cose fatte per bene anche in numero ridotto e magari in spazzi che possono avere a disposizione come la propria casa. Ormai il matrimonio ognuno lo vede come vuole e molti accantonano il catering per fare soltanto il taglio della torta, frutta, dolce e champagne per un saluto veloce con gli amici davanti alla chiesa e nei chiostri. Non ci sono più quei matrimoni faraonici che si avevano negli anni ottanta e novanta con trecento e finanche cinquecento persone nei paesi, ed oggi il numero di invitati medio negli ultimi anni per il catering è calato a circa un centinaio di persone.”

La crisi economica attuale, dunque, influisce anche sulla preparazione delle nozze. “Ormai gli sposi giovani sono pochissimi, l’età media di una coppia che si rivolge a noi è di trentacinque anni per l’uomo e trentadue anni circa per la donna – conclude Francesco Pantaleone- La prima domanda che uno sposo si pone oggi è se sia possibile avere una vita non legata alla famiglia di origine, perché molti sposi sono sostentati proprio dalle famiglie. La tendenza quindi è quella di fare un matrimonio più ristretto perché è più veloce, più comodo e economicamente è più facile da sostenere.”

Articolo di Antonietta Bonanno tratto dalla rivista “Salerno Wedding” pubblicato a febbraio 2015.

(fonte foto https://www.facebook.com/dolceria.pantaleone )

redazione@salernowedding.it