Ecco la richiesta di Assoeventi al Governo: revoca del DPCM del 13 ottobre scorso per i matrimoni.

“Mettere nella condizione tutte le nostre aziende di avere un numero che oggettivamente non si sa da quale calcolo scientifico è venuto fuori, pari a 30, significa un ulteriore lookdown per il nostro settore che già era totalmente in crisi. – spiega il Presidente Michele Boccardi in un’intervista rilasciata a TGNorba24 -Voglio ricordare che dal 4 marzo noi siamo chiusi e abbiamo avuto l’85% o dei rinvii o delle disdette. Eravamo in questo mese di ottobre e fine settembre riusciti a recuperare pochissimi matrimoni, l’ansia, la paura di questo decreto ha determinato già nel mese di dicembre lo scappar via di tutte le coppie che avevano prenotato. Quindi, oltre al danno attuale dei ricevimenti programmati con tutte le merci, le derrate alimentari, i costi per gli sposi, avremmo il danno incommensurabile che il mese di dicembre rimarrà totalmente vuoto. Noi abbiamo insieme alle altre associazioni di categoria immediatamente chiesto un incontro con il Presidente Conte per spiegare appunto tutte le nostre determinazioni sperando di fare in modo di cambiare questa assurda norma dei 30  coperti e riconvertirla per questi iltimi quindici giorni nel potenziamento delle norme a tutela degli invitati, della salute degli invitati e dei nostri dipendenti.”